et veniet gladius in Aegyptum et erit pavor in Aethiopia cum ceciderint vulnerati in Aegypto et ablata fuerit multitudo illius et destructa fundamenta eius
La spada verrà sull’Egitto, e vi sarà terrore in Etiopia quando in Egitto cadranno i feriti a morte, quando si porteran via le sue ricchezze, e le sue fondamenta saranno rovesciate.
haec dicit Dominus Deus et corruent fulcientes Aegyptum et destruetur superbia imperii eius a turre Syenes gladio cadent in ea ait Dominus exercituum
Così parla l’Eterno: Quelli che sostengono l’Egitto cadranno, e l’orgoglio della sua forza sarà abbattuto: da Migdol a Syene essi cadranno per la spada, dice il Signore, l’Eterno,
in die illa egredientur nuntii a facie mea in trieribus ad conterendam Aethiopiae confidentiam et erit pavor in eis in die Aegypti quia absque dubio veniet
In quel giorno, partiranno de’ messi dalla mia presenza su delle navi per spaventare l’Etiopia nella sua sicurtà; e regnerà fra loro il terrore come nel giorno dell’Egitto; poiché, ecco, la cosa sta per avvenire.
ipse et populus eius cum eo fortissimi gentium adducentur ad disperdendam terram et evaginabunt gladios suos super Aegyptum et implebunt terram interfectis
Egli e il suo popolo con lui, i più violenti fra le nazioni, saran condotti a distruggere il paese; sguaineranno le spade contro l’Egitto, e riempiranno il paese d’uccisi.
et faciam alveos fluminum aridos et tradam terram in manu pessimorum et dissipabo terram et plenitudinem eius in manu alienorum ego Dominus locutus sum
E io muterò i fiumi in luoghi aridi, darò il paese in balìa di gente malvagia, e per man di stranieri desolerò il paese e tutto ciò che contiene. Io, l’Eterno, son quegli che ho parlato.
haec dicit Dominus Deus et disperdam simulacra et cessare faciam idola de Memphis et dux de terra Aegypti non erit amplius et dabo terrorem in terra Aegypti
Così parla il Signore, l’Eterno: Io sterminerò da Nof gl’idoli, e ne farò sparire i falsi dèi; non ci sarà più principe che venga dal paese d’Egitto, e metterò la spavento nel paese d’Egitto.
et in Tafnis nigrescet dies cum contrivero ibi sceptra Aegypti et defecerit in ea superbia potentiae eius ipsam nubes operiet filiae autem eius in captivitatem ducentur
E a Tahpanes il giorno s’oscurerà, quand’io spezzerò quivi i gioghi imposti dall’Egitto; e l’orgoglio della sua forza avrà fine. Quanto a lei, una nuvola la coprirà, e le sue figliuole andranno in cattività.
fili hominis brachium Pharao regis Aegypti confregi et ecce non est obvolutum ut restitueretur ei sanitas ut ligaretur pannis et farciretur linteolis et recepto robore posset tenere gladium
"Figliuol d’uomo, io ho spezzato il braccio di Faraone, re d’Egitto; ed ecco, il suo braccio non è stato fasciato applicandovi rimedi e mettendovi delle bende per fasciarlo e fortificarlo, in guisa da poter maneggiare una spada.
propterea haec dicit Dominus Deus ecce ego ad Pharao regem Aegypti et comminuam brachium eius forte sed confractum et deiciam gladium de manu eius
Perciò, così parla il Signore, l’Eterno: Eccomi contro Faraone, re d’Egitto, per spezzargli le braccia, tanto quello ch’è ancora forte, quanto quello ch’è già spezzato; farò cader di mano la spada.
et confortabo brachia regis Babylonis daboque gladium meum in manu eius et confringam brachia Pharaonis et gement gemitibus interfecti coram facie eius
e fortificherò le braccia del re di Babilonia, e gli metterò in mano la mia spada; e spezzerò le braccia di Faraone, ed egli gemerà davanti a lui, come geme un uomo ferito a morte.
et confortabo brachia regis Babylonis et brachia Pharaonis concident et scient quia ego Dominus cum dedero gladium meum in manu regis Babylonis et extenderit eum super terram Aegypti
Fortificherò le braccia del re di Babilonia, e le braccia di Faraone cadranno; e si conoscerà che io sono l’Eterno, quando metterò la mia spada in man del re di Babilonia, ed egli la volgerà contro il paese d’Egitto.