Per amor di Sion io non mi tacerò, e per amor di Gerusalemme io non mi darò posa finché la sua giustizia non apparisca come l’aurora, e la sua salvezza, come una face ardente.
Non ti si dirà più "Abbandonata", la tua terra non sarà più detta "Desolazione", ma tu sarai chiamata "La mia delizia è in lei", e la tua terra "Maritata"; poiché l’Eterno riporrà in te il suo diletto, e la tua terra avrà uno sposo.
Sulle tue mura, o Gerusalemme, io ho posto delle sentinelle, che non si taceranno mai, né giorno né notte: "O voi che destate il ricordo dell’Eterno, non abbiate requie,
L’Eterno l’ha giurato per la sua destra e pel suo braccio potente: Io non darò mai più il tuo frumento per cibo ai tuoi nemici; e i figli dello straniero non berranno più il tuo vino, frutto delle tue fatiche;
ma quelli che avranno raccolto il frumento lo mangeranno e loderanno l’Eterno, e quelli che avran vendemmiato berranno il vino nei cortili del mio santuario.
Passate, passate per le porte! Preparate la via per il popolo! Acconciate, acconciate la strada, toglietene le pietre, alzate una bandiera dinanzi ai popoli!
Ecco, l’Eterno proclama fino agli estremi confini della terra: "Dite alla figliuola di Sion: Ecco, la tua salvezza giunge; ecco egli ha seco il suo salario, e la sua retribuzione lo precede".